Ieri sera guardavo Otto 1/2, ospiti semi illustri a parlare dell'immediato futuro della Libia. Mi sembrava di sentire 4 persone chiacchierare sulle manovre di occupazione durante una partita di Risiko. Inquietante.
Davvero siamo così?
Insomma siamo circondati da catastrofi, naturali e non, e ne parliamo come se stessimo uscendo dalla replica di un film apocalittico? Quand'è che abbiamo iniziato a permetterci il lusso di sentirci al di sopra di queste cose?
Il Giappone solo perchè è lontano non ci tocca?
Le rivolte in NordAfrica solo perchè c'è un mare in mezzo non ci toccano?
Io vedo esattamente il contrario!
Gheddafi sta facendo fuori la sua popolazione e questo delirio di onnipotenza abbiamo contribuito anche noi a metterlo su: perchè vuoi mettere quant'è figo lui che viene a roma col cavallo e il tendone e le donne e tutti a dirgli bravo e pure a baciargli la mano.. L'Italia come Ruby: si concede al vecchio potente in cambio di petrolio. Ma veramente pensavamo che non portasse conseguenze??
Siamo talmente abituati all'immagine del premier che fa quel che gli pare e ne esce sempre pulito che pensiamo che anche il governo possa permettersi di adottare questi comportamenti.
E in tutto ciò noi commentiamo come se fosse Fantarisiko, un reality.
In questi momenti il mio spirito di appartenenza alla comunità italiana è pari a zero. Festeggiare 150 anni di unità che abbiamo buttato al cesso?
Ma anche no.
1 commento:
Dovevi sentire l'intervista ieri a radio24 di un nostro (nostr?) ministro. Ha dichiarato che l'Italia deve intervenire per non perdere credibilità sullo scacchiere internazionale. Sembrava Di Gregorio che spiegava la guerra di Crimea, porcaputtana.
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